Bologna (Mercoledì, 26 Marzo 2025) — Un intervento maxillo-facciale della durata di 14 ore ha permesso la ricostruzione del volto di un paziente cui era stato asportato un tumore che aveva compromesso metà del viso. Dopo l’innovativa terapia TAME di cui abbiamo parlato recentemente (qui l’articolo), il Policlinico Sant’Orsola si distingue nuovamente con un risultato straordinario.
di Giovanni Fuligna
Massimiliano, questo il nome del paziente in questione, presentava un tumore che, originatosi nella mascella, si era rapidamente diffuso invadendo tutta la metà destra del suo viso fino alla base del cranio. Il tumore era stato diagnosticato per la prima volta 10 anni fa, ma le tecniche disponibili all’epoca non avevano consentito un intervento radicale, favorendo piuttosto approcci conservativi. Oggi, grazie ai progressi scientifici e tecnologici, è stato possibile rimuovere completamente il tumore e restituire al paziente una qualità di vita normale nel periodo post-operatorio.
Achille Tarsitano, direttore del reparto di Chirurgia maxillo-facciale, ha spiegato come “Dopo avere eliminato la malattia abbiamo ricostruito le strutture ossee con un intervento complesso e all’avanguardia”. Limitarsi alla rimozione del tumore avrebbe significato lasciare Massimiliano gravemente mutilato, con conseguenze non solo estetiche, ma anche funzionali.
Per eseguire l’intervento sono state realizzate tre protesi su misura, progettate e fabbricate grazie a speciali tecnologie 3D e di realtà aumentata. Successivamente, con un autotrapianto osseo prelevato dalla fibula e con il supporto del team di Chirurgia plastica guidato dal dottor Federico Contedini, è stata completata la ricostruzione del volto di Massimiliano.
Il decorso post-operatorio è stato molto rapido: dopo appena cinque giorni il paziente ha ripreso a parlare e dopo 12 ad alimentarsi normalmente. A due settimane dall’intervento Massimiliano è stato dimesso ed è potuto tornare a casa. La vista è rimasta intatta e non sono previste ulteriori terapie, eccetto una riabilitazione mirata e degli esercizi di logopedia.
Tarsitano ha raccontato come “Il progetto di ricerca su questa tematica è nato all’interno del Dipartimento di Scienze biomediche e neuromotorie dell’università di Bologna. In virtù dei positivi risultati ottenuti, è stato possibile trasferire la tecnologia nella pratica clinica. Oggi riusciamo a proporre ai pazienti soluzioni che rispettano fedelmente la figura di partenza. Questo è estremamente significativo perché stiamo parlando del volto. L’impatto clinico e sociale è altissimo”. L’intero Policlinico celebra ora l’eccellente risultato raggiunto.
L’assessore alle Politiche per la salute della Regione Massimo Fabi parlando del caso ha dichiarato: “In Emilia Romagna i risultati più stupefacenti della ricerca e dell’innovazione tecnologica in ambito medico sono a disposizione di chiunque ne abbia bisogno grazie al nostro sistema sanitario pubblico e universalistico, a tecnologie all’avanguardia e a professionisti d’eccellenza.” Ha poi tenuto ad aggiungere come sfortunamente tutto questo non sia valido in molte altre realtà nazionali e proprio per questo “continueremo a lottare per un sistema sanitario che garantisca cure a tutti, compresi i molti pazienti provenienti da altre regioni”.
Il Sant’Orsola, con il suo reparto di Chirurgia orale e maxillo-facciale, ha avviato l’applicazione di questa metodologia già nel 2012. A oggi, risultano circa 200 le protesi personalizzate impiantate, rappresentando la casistica più estesa in ambito nazionale. Il 60% dei pazienti proviene da fuori regione, a testimonianza dell’impegno costante dell’ospedale a offrire cure avanguardistiche aperte a tutti. Il successo di questo intervento non solo migliora significativamente la qualità di vita dei pazienti, ma dimostra anche il ruolo cruciale della tecnologia e dell’innovazione nel progresso medico.
Tag: Bologna, interventi chirurgici, ospedale, record, Sant'Orsola Last modified: Marzo 26, 2025