Aggressione e insulti razzisti in via Mazzini, arrestato 22enne italiano

Bologna (martedì 18 marzo 2025) – Lunedì 17 marzo, una tranquilla serata in un bar di via Giuseppe Mazzini si è trasformata in un episodio di tensione culminato in aggressione fisica e verbale. Protagonista della vicenda è stato un giovane italiano di 22 anni.

Tutto è iniziato quando l’uomo, visibilmente alterato dopo aver già consumato sei drink, ha richiesto un ulteriore bicchiere e preteso l’accesso alle slot machine. Al rifiuto del personale, motivato dal suo evidente stato di ebbrezza e dall’imminente chiusura del locale, l’uomo ha perso il controllo. La situazione è degenerata rapidamente: il giovane ha iniziato a insultare con frasi razziste una dipendente del bar, una ragazza di 18 anni di origini cinesi.

Non contento delle offese verbali, l’uomo ha alzato ulteriormente il livello di aggressività quando un familiare della ragazza è intervenuto per calmarlo e allontanarlo. In un gesto di violenza gratuita, il giovane ha aggredito il familiare colpendolo con un pugno.

La situazione fuori controllo – A peggiorare ulteriormente la situazione è stata la reazione dell’aggressore all’arrivo dei carabinieri, chiamati dai testimoni nel tentativo di ristabilire l’ordine. Quando i militari sono giunti sul posto, hanno trovato il giovane mentre urinava a sfregio di fronte al bar. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, l’uomo ha continuato a comportarsi in maniera scomposta, passando rapidamente da atteggiamenti provocatori a minacce dirette.

Nel tentativo di fermarlo, i carabinieri si sono trovati di fronte a una resistenza fisica: il giovane ha cercato di scagliarsi contro di loro, costringendo le autorità a richiedere l’intervento del personale del 118 nel tentativo di sedarlo. Solo in seguito, l’uomo è stato finalmente posto sotto controllo e arrestato.

Le conseguenze legali – La vicenda si è conclusa con il processo per direttissima, come disposto dalla Procura della Repubblica di Bologna. Durante l’udienza, il giudice ha convalidato l’arresto e ha imposto al giovane l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, una misura che riflette la gravità del suo comportamento.