Scritto da 4:42 pm Esteri, Attualità, Cronaca, Politica

Tregua infranta: Israele riprende gli attacchi su Gaza

Esteri (Mercoledì, 19 Marzo 2025) — Dal 19 gennaio, gli attacchi erano cessati e si stava cercando un accordo sulla restituzione degli ostaggi da parte di Hamas. Tuttavia, nella giornata di ieri, Israele ha rotto la tregua e ha ripreso i raid sulla Striscia di Gaza. Il bilancio è già drammatico: si contano oltre 400 morti e più di 500 feriti.

di Giovanni Fuligna

Da parte di Hamas arriva l’accusa a Netanyahu di aver voluto riprendere il conflitto unilateralmente, a seguito dello stallo nei negoziati e a discapito degli stessi ostaggi che Israele dichiara di voler liberare. A queste affermazioni si aggiungono le critiche delle famiglie dei sequestrati, che rincarano la dose accusando il governo israeliano di non avere realmente a cuore la vita e l’incolumità dei loro cari.

Il primo ministro israeliano, da parte sua, incolpa Hamas per l’offensiva, citando il “ripetuto rifiuto di rilasciare i nostri ostaggi, così come il rifiuto di tutte le proposte”. Tuttavia, solo due settimane fa Israele aveva imposto l’embargo sui rifornimenti di cibo, farmaci, carburante ed energia per i due milioni di persone presenti nella Striscia, nel tentativo di costringere l’organizzazione ad accettare gli accordi. La tregua, in realtà, era già stata violata più volte da Israele, che aveva utilizzato i suoi droni per compiere alcuni attacchi mirati, ma il caos scoppiato ieri ha segnato un’effettiva ripresa del conflitto.

La tregua salta… e Washington? Mentre in Palestina torna un vero e proprio inferno di fuoco dopo gli attacchi a tappeto di ieri, gli Stati Uniti confermano di essere stati informati in anticipo da Israele sulla rottura del cessate il fuoco. La Casa Bianca, attraverso Karoline Leavitt, portavoce dell’amministrazione Donald Trump, ha difeso l’attacco e ha dichiarato: “Tutti coloro che cercano di terrorizzare Israele e gli Stati Uniti pagheranno un prezzo elevato.”

Le ONG internazionali e l’ONU denunciano l’attacco, condannando le azioni di Israele contro i civili a Gaza, colpiti peraltro nel periodo sacro del Ramadan, e chiedono che la tregua venga ripristinata il prima possibile. Tuttavia, come accade ormai da oltre un anno, le condanne verbali non si traducono in azioni concrete contro Netanyahu e il suo governo. Con il pieno e pubblico appoggio degli Stati Uniti di Donald Trump, recentemente rieletto, il futuro di Gaza e della Palestina rischia di passare da “incerto” a “segnato”.

Condividi la notizia:
Tag: , , , , Last modified: Marzo 19, 2025
Close